Dunque, studiando giapponese all'università, appena ho visto la pubblicità di "Tokyo Orizzontale" di Laura Imai Messina, mi sono incuriosita parecchio.
L'autrice infatti vive in Giappone da parecchi anni e mi chiedevo come lo descrivesse attraverso gli occhi di una straniera e non di una giapponese. (Sono appassionata di Murakami Haruki e ho letto anche qualcosa di Banana Yoshimoto e altri autori famosi giapponesi che ovviamente descrivono il Giappone dal punto di vista giapponese).
La cosa che mi ha spinto a comprarlo, però, è stata la trama:
CITAZIONE
Se New York è una mela, Tokyo è un melograno. E dolce e sensuale, ma anche amara. In sé racchiude tanti chicchi, tutti schiacciati l'uno contro l'altro in una forzata convivenza, eppure sempre, inesorabilmente soli. A volte, però, qualche chicco si ribella; così può succedere che quattro giovani si incontrino per caso, una notte a Shibuya, il quartiere più folle della città, e decidano di avvicinarsi per provare a colmare quella invisibile distanza. Qualcuno lo fa per inseguire una favola d'amore, qualcun altro per lenire il dolore di un passato ingombrante, un altro ancora per cambiare vita e non farsi più trovare. Sara, Hiroshi, Carmen e Jun desiderano invece trovarsi, in un incontro che è sesso ma anche qualcosa di più profondo e vitale. È salvezza. È calamita che allontana dall'abisso. È casa. "Tokyo orizzontale" è la storia di un amore sprecato e di uno realizzato, e di una città immensa e piccolissima, insonne e paziente, gelida e sensuale.
Il paragone con il melograno mi era piaciuto molto e le mie aspettative erano alte.
Tuttavia non si può dire né che io l'abbia apprezzato particolarmente, né che non mi sia piaciuto.
Lo stile: all'inizio è veramente confusionario. L'autrice si sofferma molto sulla descrizione della città paragonandola a parti del corpo umano come se fosse un organismo vivente, ma a volte la descrizione è poco chiara. C'è anche da dire che è un libro di debutto, quindi non posso paragonarla a uno stile più maturo e calibrato di altri autori. Invece dalla metà libro in poi, lo stile diventa molto più scorrevole e piacevole.
I personaggi: Ho trovato carina l'idea che le protagoniste fossero due italiane in Giappone. E' una trama molto usuale in diverse fanfiction, così mi chiedevo come potesse essere sviluppata in un vero e proprio libro.
Sara -> personalmente l'ho trovata frivola ed egoista, forse perché non condivido nulla con lei. Vedere come l'autrice ha giustificato la sua smania di affetto che si traduce nel
farsi ogni essere vivente sul pianeta concedersi facilmente a sconosciuti mi ha innervosita.
Quando poi la sua storia è stata l'unica ad avere un lieto fine avrei tirato il libro contro il muro
-> a lei viene dedicato meno spazio nel libro, però è un personaggio che mi ha suscitato simpatia, sempre pronta ad aiutare Sara e speranzosa in una storia a lieto fine con il suo 'perfetto sconosciuto'. Mi ha messo molta tenerezza e avrei voluto sapere di più sul suo conto.
Hiroshi -> Traumatizzato dal suicidio del padre e suppongo con qualche problemino psicologico... l'ho trovato molto passivo, giusto lui poteva sopportare Sara.
Jun -> personaggio strano. Viene mostrato come trasgressivo ma in quello che fa di trasgressivo ci vedo poco. (ovvero scattare foto a uomini ubriachi che giacciono per terra sulle strade di Tokyo e caricare le foto sul sito "Tokyo Orizzontale") Anche lui si
accoppia allegramente con tutti gli esseri che respirano cambia molte donne, ma almeno il suo comportamento non viene giustificato.
Se non altro il comportamento di questo personaggio ha una giustificazione, non come Sara che lo fa e basta un po' come capriccio. Alla fine Jun cambia in meglio, ma verrà ucciso per vendetta. Anche in questo caso, secondo me, la motivazione è un po' frivola... l'assassino non aveva subito un torto così grande da uccidere...
-> Ho trovato originale che il tutto si svolga in tre giorni, anche se ciò ha reso il fitto svolgersi degli eventi abbastanza innaturale e affrettato. La trama è abbastanza semplice ma è stato l'elemento che più mi ha incuriosita. Non fatevi spaventare dalla descrizione che trovate sul libro e dalla copertina perché non c'entra assolutamente nulla, non è per nulla incentrato sull'erotismo e non ci sono descrizioni vm.18 (per fortuna visto che ultimamente i libri erotici spopolano e stanno diventando noiosetti...)
Consiglio il libro a chi piacciono le descrizioni del "paesaggio" e a chiunque abbia voglia di distrarsi un po' senza impegno.
